Che cos’è il fuoco di Sant’Antonio 

(video a fondo pagina)

TUTTO INIZIA CON LA VARICELLA

L’herpes zoster, più comunemente noto come fuoco di Sant’Antonio, è la riattivazione del virus che causa la varicella nei bambini, chiamato virus varicella zoster (VZV).

Dopo aver causato la varicella durante l’infanzia, questo virus rimane nascosto in forma inattiva, o dormiente, all’interno di gruppi di cellule nervose, chiamati gangli, da cui si dipartono i nervi.

In alcune persone però, anche a distanza di molti anni, questo virus può risvegliarsi e attaccare l’organismo sotto forma di fuoco di Sant’Antonio.

 

I SINTOMI DEL FUOCO DI SANT’ANTONIO

Il primo segnale della riattivazione del virus è il dolore, che in alcuni casi può essere molto intenso, seguito dalla comparsa di vescicole cutanee brucianti che si sviluppano soprattutto lungo una porzione di cute in corrispondenza dei nervi attaccati dal virus, chiamata dermatomero.

L’herpes zoster, infatti, compare di solito in un solo lato del corpo e il torace e l’addome sono le aree più colpite, ma qualsiasi parte del corpo può essere interessata, inclusi viso e occhi.

In alcune persone l’herpes zoster può manifestarsi con dolore intenso senza eruzione cutanea, mentre in altre, alcuni giorni prima della comparsa delle vescicole possono verificarsi sintomi fra cui: prurito, febbre, mal di testa e senso di affaticamento.

Le persone con l’herpes zoster possono trasmettere il virus a chiunque non abbia ancora avuto la varicella, o non sia vaccinato contro di essa, attraverso il contatto diretto con le vescicole aperte che contengono il virus infettante, nel qual caso la persona contagiata svilupperebbe la varicella ma non l’herpes zoster.

Un episodio di herpes zoster dura, in genere, da due a quattro settimane, tuttavia in alcuni casi il virus può causare sintomi e complicanze molto dolorose, come la nevralgia post erpetica che può durare mesi o anni e che comporta un dolore molto intenso e persistente al livello del nervo coinvolto.

LE CAUSE DEL FUOCO DI SANT’ANTONIO

La causa della riattivazione del virus non è nota, quello che è certo è che, nella maggior parte dei casi, lo sviluppo avviene a causa di un abbassamento delle difese immunitarie.

Alcuni dei fattori che possono favorirla comprendono:

età avanzata, l’infezione da herpes zoster si verifica più comunemente nelle persone di età superiore ai 50 anni (anche se può svilupparsi anche in persone giovani).

Situazioni di forte stress fisico ed emotivo.

Patologie debilitanti come l’infezione da HIV o un tumore e trattamenti medici che riducono le difese immunitarie, come la chemioterapia per la cura dei tumori.

PERCHE’ SI CHIAMA FUOCO DI SANT’ANTONIO?

Spiace deludervi ma no, il “fuoco di S. Antonio” non era il superpotere di S. Antonio con il quale inceneriva i suoi nemici e che ogni tanto colpiva per sbaglio qualcuno…

Il fuoco di sant’Antonio è così chiamato perché, per la sua guarigione, veniva invocato sant’Antonio Abate. Nella Francia medioevale infatti si era creato un culto attorno a quelle che erano considerate le spoglie del santo le quali si credeva avessero poteri taumaturgici, e cioè che potessero guarire dalle malattie.

Questo culto si diffuse al punto che, da un certo momento in poi, nel sud della Francia, erano presenti addirittura tre spoglie di Sant’Antonio

Grazie a tutti e in bocca a L’iguana.

#ADV (commenti disabilitati per ragioni di branding).

AUTORE: Sacha Dominis

DISEGNI: Mel Zohar

FONTI:

https://www.vaccinarsi.org/scienza-conoscenza/vaccini-disponibili/vaccino-anti-herpes-zoster

https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/h/herpes-zoster#prevenzione

https://www.proteggitidalfuocodisantantonio.it/

https://it.wikipedia.org/wiki/Herpes_zoster