REFERENDUM COSTITUZIONALE 2020 SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARI
(video a fondo pagina)
Il 20-21 Settembre 2020 si terrà il referendum costituzionale in cui voteremo per confermare o bocciare le revisioni della Costituzione che riguardano la riduzione del numero dei parlamentari, ossia il numero di membri che compongono la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica.
Scopriamo insieme tutto quello che dovete sapere per votare consapevolmente al Referendum Costituzionale del 20-21/09/2020!
TIPI DI REFERENDUM
Esistono diversi tipi di referendum previsti dalla Costituzione e che possono svolgersi a livello locale e a livello statale.
Quelli che interessano l’intera nazione possono essere di 2 tipi:
- REFERENDUM ABROGATIVOIn un referendum abrogativo i cittadini votano per decidere se una determinata legge già in vigore vada eliminata oppure no.
- REFERENDUM COSTITUZIONALEIn un referendum costituzionale si vota per decidere se una legge costituzionale, che è stata già approvata da entrambe le Camere (in totale 4 volte) ma non è ancora in vigore, debba essere inviata alla firma del Presidente della Repubblica per poi entrare effettivamente in vigore oppure no.Ecco, il referendum del 20-21 Settembre sarà proprio di questo tipo.
Ma riguardo cosa dovremo scegliere?
Il referendum del 29 marzo 2020 è di tipo costituzionale
IL TEMA DEL REFERENDUM DEL 20-21 Settembre 2020
La legge in questione è una legge costituzionale nella quale vengono modificati gli articoli 56, 57 e 59 della nostra Costituzione:
- L’articolo 56 della Costituzione, per come è attualmente, stabilisce che la Camera dei Deputati è composta da 630 membri eletti, di cui 12 eletti nella circoscrizione estero.Se però al referendum dovesse vincere il SÌ, il numero dei deputati scenderebbe a un totale di 400 membri, di cui 8 eletti all’estero.
- L’articolo 57 della Costituzione, per come è attualmente, stabilisce che il Senato della Repubblica è costituito da 315 membri elettivi, di cui 6 nella circoscrizione estero.Se però al referendum dovesse vincere il SÌ, il numero dei senatori scenderebbe a un totale di 200 membri, di cui 4 eletti all’estero.
- Secondo l’attuale articolo 59 della Costituzione, è senatore di diritto e a vita chi è stato Presidente della Repubblica, come ad esempio Giorgio Napolitano. Inoltre ogni Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita 5 cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.L’interpretazione di questo articolo però in passato è stata oggetto di dibattito: il dubbio era che, se ogni Presidente della Repubblica può nominare fino a 5 senatori a vita, potremmo potenzialmente avere in senato 6, 7 o 10 senatori non eletti dai cittadini ma nominati, correndo il rischio di alterare eccessivamente la natura elettiva del Senato.Se al referendum dovesse vincere il SÌ, verrebbe ufficialmente definito che 5 è il numero massimo di senatori di nomina presidenziale che possono essere presenti in Senato contemporaneamente.
Ma quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi di questa riforma?
Effetti delle modifiche all’articolo 59 della Costituzione se passasse il Sì al referendum del 29 marzo
PRO E CONTRO
I principali vantaggi derivanti da questa revisione della costituzione sarebbero:
- maggiore efficienza
- minori costi
Anche se, secondo studi di osservatori indipendenti, il risparmio derivante dalla riduzione dei parlamentari oscillerebbe tra i 57 e gli 82 milioni di euro all’anno, una somma piuttosto modesta se si considera il prezzo da pagare in termini di rappresentatività.
Infatti una delle principali critiche alla possibile riduzione dei parlamentari prevista dalla riforma riguarda il fatto che un parlamento più piccolo significherebbe minore rappresentatività e una maggiore difficoltà per i partiti più piccoli e i territori con minore popolazione a essere rappresentati alla Camera e in Senato.
Bene, e ora vediamo cosa ci aspetta alle urne!
Il taglio dei parlamentari potrebbe portare realtà e territori più piccoli a non essere correttamente rappresentati in Parlamento
IL QUESITO E COME SI VOTA
Ecco il testo del quesito referendario, che recita:
«Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – Serie generale – n° 240 del 12 ottobre 2019?»
Se siete favorevoli a questa modifica della costituzione, quando voterete dovrete tracciare un segno sul SÍ.
Se invece siete contrari a questa modifica della costituzione, quando voterete dovrete tracciare un segno sul NO.
Vi ricordiamo che votando approverete o rigetterete l’intero testo della legge approvata dal parlamento e che non è possibile approvare solo la riduzione del numero dei deputati e non quella dei senatori e viceversa.
Inoltre sappiate che per i referendum costituzionali come questo non c’è quorum, quindi vincerà semplicemente l’opzione che riceverà più voti.
Infine, ricordate che i seggi saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23 del 20/09/2020 e dalle 7 alle 15 del 21/09/2020. Buon voto a tutti e… in bocca all’iguana!
Il testo del quesito referendario del 29 marzo 2020 e come votare se si è favorevoli o contrari
AUTORI: Sacha Dominis, Giovanni Piccirilli
FONTI:
Il referendum in generale
- La riduzione del numero dei parlamentari, Dipartimento per le Riforme Istituzionali (Presidenza del Consiglio dei Ministri)
- Il referendum sul taglio dei parlamentari si terrà il 29 marzo, la Repubblica
- Referendum costituzionale in Italia del 2020, Wikipedia
Quanto si risparmia col taglio dei parlamentari?
- Cosa cambia e quanto si risparmia con il taglio dei parlamentari, Agi
- Quanto si risparmia col taglio dei parlamentari?, Wired
- 29 marzo: referendum per il taglio del numero dei parlamentari!, Il Blog delle Stelle
- Quanto si risparmia davvero con il taglio del numero dei parlamentari?, Economia&Finanza
Per approfondire l’argomento (e sostenerci facendolo) consigliamo:
Meno parlamentari, più democrazia?
a cura di Emanuele Rossi
Una riforma sbagliata. Dodici motivi per dire NO al taglio dei parlamentari
di Paolo Becchi e Giuseppe Palma
Il Parlamento. Per tutti. Piccola guida dell’attività parlamentare.
di Gianluca De Filio e Paolo Vicchiarello
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