Cos’è lo Ius Soli?

(video a fondo pagina)

“IUS SOLI” è un’espressione giuridica latina traducibile letteralmente con “diritto del suolo”, e sta ad indicare uno dei possibili modi di ottenere la cittadinanza di un dato Paese per il solo fatto di essere nati sul suo territorio, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori.

Esso si contrappone allo “IUS SANGUINIS”, altra espressione latina che significa “diritto del sangue”, indicante invece la trasmissione della cittadinanza da un genitore al proprio figlio.

In Italia seguiamo questo metodo dai primi anni del 1900. All’epoca, la nostra non era ancora una nazione oggetto di immigrazione, anzi, era un Paese di emigranti, al punto che era necessario tutelare i figli di chi lasciava l’Italia garantendo loro il diritto ad acquisire la cittadinanza Italiana, anche se nati in paesi lontani.

I tempi, però, sono cambiati, e il Paese con essi. Ecco perché ormai, in Italia, si parla di modificare la legge vigente (del 1992), integrandola con una forma di Ius Soli condizionato.

Nel 2015 è stata infatti approvata dalla Camera dei Deputati una proposta di legge di iniziativa popolare al riguardo, rimasta in attesa di essere discussa in Senato fino al 23 dicembre del 2017. In quella data, però, non è stato raggiunto il numero legale di senatori necessario per il voto, rimandando la discussione sulla legge alla nuova, attuale, legislatura.

Ma cosa avrebbe previsto la proposta di legge sullo Ius Soli? #TELOSPIEGO!

2 nuovi modi con i quali ottenere la Cittadinanza Italiana: lo Ius Soli temperato e lo Ius Culturae, ovvero “diritto della cultura”.

Con lo Ius Soli Temperato un bambino straniero nato in Italia sarebbe diventato automaticamente italiano se almeno uno dei due genitori avesse risieduto legalmente in Italia da almeno 5 anni e fosse stato proveniente da un paese dell’Unione Europea.

Vediamo qualche esempio pratico:

Maria & Gonzalo si sono trasferiti dalla Spagna in Italia 7 anni fa. Sono residenti a Roma, dove entrambi lavorano e pagano le tasse. Secondo la legge in vigore oggi, con questi presupposti ed essendo entrambi cittadini UE, Gonzalo & Maria potrebbero già fare richiesta di cittadinanza italiana e ottenerla.

In Italia, poi, Gonzalo & Maria danno alla luce il piccolo Juan. Se lo Ius Soli Temperato fosse stata legge, il piccolo Juan sarebbe diventato automaticamente cittadino italiano, soddisfacendone tutti i requisiti.

Ma poniamo il caso che Maria & Gonzalo, invece che spagnoli, fossero argentini, quindi non provenienti da un paese dell’Unione Europea.

In questo caso, affinché Juan potesse ottenere la Cittadinanza Italiana, uno dei due genitori avrebbe dovuto guadagnare almeno €5.824,91 all’anno, avere un alloggio idoneo secondo la legge e superare un test di conoscenza della lingua italiana.

L’altra strada per ottenere la cittadinanza Italiana sarebbe stata quella del cosiddetto Ius Culturae.

In sintesi, se la legge fosse stata approvata, avrebbero potuto chiedere la Cittadinanza Italiana i minori stranieri che avessero frequentato le scuole italiane per almeno 5 anni, completando almeno un ciclo scolastico (ovvero le scuole elementari o medie).

Ma poniamo un esempio pratico anche in questo caso:

Cheng è nato in Cina ed è arrivato in Italia a 5 anni, ha poi ha frequentato le scuole elementari con successo: se la legge fosse passata, Cheng avrebbe potuto fare richiesta di Cittadinanza Italiana e ottenerla.

Se invece Cheng fosse arrivato in Italia da all’età di 14 anni, avrebbe potuto ottenere la Cittadinanza Italiana solo ed esclusivamente se avesse frequentato le scuole superiori con successo nel nostro paese e vivendo in Italia legalmente e continuativamente per 6 anni, cioè fino all’età di 20 anni.

La legge sullo Ius Soli, tuttavia, non è stata approvata dal Senato durante la scorsa legislatura, né è attualmente prevista una nuova proposta delle Camere al riguardo.

Autore: SACHA DOMINIS

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