Che cos’è l’Olio di Palma?
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L’olio di palma di cui tutti sentiamo così spesso parlare è un ingrediente di uso diffuso dell’industria alimentare nella quale è andato a sostituire, per il suo basso costo e per le sue caratteristiche, altri grassi di uso tradizionale.
L’olio del frutto della palma viene usato come ingrediente per produrre margarina, come ingrediente di molti cibi lavorati nell’industria alimentare e come olio alimentare domestico nei paesi dell’Africa occidentale subsahariana.
Dall’olio di semi di palma, o palmisto, si ricavano invece dei grassi particolari utilizzati nell’industria dolciaria per le glasse, la canditura e le farciture a base di cacao.
L’olio del frutto della palma viene usato in casa e nella ristorazione, mentre l’olio di palmisto (il seme della palma) viene usato nell’industria dolciaria
Ma come mai è tanto usato?
L’olio di palma si presta molto bene nelle preparazioni dolciarie industriali di prodotti da forno e di creme. Questo perché, pur essendo di origine vegetale, è ricco di grassi saturi (quelli semi-solidi come il burro) che regalano una miglior struttura e consistenza ai prodotti.
È poi praticamente insapore, aggiunto alle preparazioni non ne altera la gradevolezza, rispetto al burro garantisce una maggiore conservabilità dei prodotti, ma soprattutto ha un costo nettamente inferiore rispetto ad altri prodotti con le stesse caratteristiche.
È vero che l’olio di palma fa male?
Dipende da quanto ne consumiamo.
L’olio di palma non dovrebbe essere demonizzato in quanto tale. Trattandosi di un grasso saturo, va considerato esattamente come tutti gli altri grassi saturi, come il burro o lo strutto, il cui consumo eccessivo è sempre dannoso.
Circa le accuse di cancerogenicità, invece, è importante ricordare che non esiste letteratura scientifica che comprovi la correlazione diretta tra olio di palma e tumori.
Le foreste tropicali vengono spesso abbattute o incendiate per far spazio alle coltivazioni di palme da olio
D’altra parte, però, è vero anche che se al posto delle palme dovessimo spremere lo stesso volume d’olio da altre piante, occuperemmo ancora più spazio, poiché la produttività delle palme da olio è altissima rispetto alle alternative possibili.
Da un ettaro di terreno coltivato a palme da olio infatti si ottengono quasi 5 volte l’olio che produce un ettaro coltivato a piante di arachidi, e ben 7 volte la quantità di olio che otterremmo da un ettaro coltivato a girasoli.
Senza contare tutte le conseguenze che l’estensione delle colture comporterebbe sui consumi d’acqua, di fertilizzanti e pesticidi.
E voi cosa ne pensate dell’olio di palma? Fatecelo sapere nei commenti!
Autore: SACHA DOMINIS
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